L’attivazione

Avendo iniziato la mia vita di radioamatore con la licenza speciale (in Italia era quella che si otteneva senza l’esame di telegrafia), che hai tempi permetteva di operare solo dalle VHF in su, i 144 MHz sono sempre stati la mia passione, specialmente quando cominciai a fare attività in SSB. Oggi purtroppo noto un certo silenzio a 144.300, quindi i contest sono una buona occasione per fare qualche QSO su queste frequenze. Un contest classico, a cui abbiamo partecipato spesso, è l’APULIA VHF QRP TEST, che ben si adatta alle attivazioni SOTA. Insieme sempre ad Andrea IZ0QYI, segniamo la data sul calendario e cominciamo a pensare ad una possibile cima da attivare, fino a quando non vedo un post, sul forum del SOTA, di Andrea IW0HK della sua attivazione del monte Costone I/AB-007, e scatta l’idea di raggiungere il rifugio Sebastiani a quota 2102, pernottare lì in tenda, e la mattina raggiungere “facilmente” la cima a 2271 m in tempo per l’inizio del contest.

Qualche giorno prima cominciamo a preparare tutto il materiale, tenda, sacchi a pelo, radio, antenna … ed è in quel momento che mi accorgo di aver smarrito alcuni pezzi fondamentali per il montaggio della Yagi 9 elementi che di solito usiamo per le attivazioni SOTA in VHF. Visto il pochissimo tempo che potevamo dedicare alla risoluzione del problema antenna, optiamo come alternativa, per portare due HB9 pieghevoli.

Sabato pomeriggio partiamo da Roma, con un caldo infernale, prima di arrivare a Campo Felice, si prende una strada bianca (meglio avere una macchina alta per percorrerla) che porta fino ad una vecchia miniera di bauxite, dove è stato ricavato un piazzale e si può lasciare la macchina per incamminarsi verso il rifugio. Per raggiungere il rifugio Sebastiani si segue il sentiero C1, le indicazioni riportano 1h45’, ad un certo punto si incontra un bivio per il sentiero C1 bis, ma ci hanno detto che è un po’ più difficile anche se c’è meno strada da fare, quindi noi abbiamo proseguito per il C1. Dopo circa 460 m di dislivello si arriva al rifugio, noi abbiamo impiegato 1h50’, il sentiero è quasi sempre in salita e verso la fine ci sono dei tratti più ripidi che mettono a dura prova, soprattutto con uno zaino pesante.

Montato la tenda, abbiamo gustato una buona cena e passato una bella serata con le persone che erano lì al rifugio per passare la notte. Abbiamo conosciuto anche un radioamatore svizzero, di cui però non ricordo il nominativo, e insieme abbiamo spiegato agli altri cosa fanno i radioamatori e fatto ascoltare qualcosa con un piccolo ricevitore tascabile.

La nottata non è stata sicuramente la più comoda della mia vita, e pensare che in tenda ci ho dormito tantissime volte, ma c’era sempre un dosso che non permetteva di riposare tranquillamente. Passate da poco le 5 del mattino, cercavo disperatamente di riprendere sonno, ma tra la luce che ormai entrava nella tenda e il ronzio delle api che sfrecciavano tra i fiori, non sono più riuscito a chiudere occhio. Sarei voluto uscire, ma non volevo svegliare Andrea, alla fine anticipando di 10 minuti la sveglia programmata, sono uscito! Finalmente fuori ci apprestiamo a smontare la tenda, fare colazione, sistemare nello zaino solo il necessario (il rifugio permette di lasciare del materiale e passare a riprenderlo dopo) ci avviamo per la cima del Monte Costone.

La vetta è proprio sopra il rifugio, sono circa 170 m di dislivello per circa 700 m di percorso, la cosa che rende la salita più difficile (e peggio ancora la discesa) è il brecciolino che si trova nel tratto finale.

Giunti in cima, per prima cosa scattiamo la foto di rito, e poi cominciamo a capire come sistemare le nostre attrezzature per non dare troppo fastidio, naturalmente in quel momento (9:00 locali) ci siamo solo noi in cima. La solitudine dura poco perché ad un certo punto ci accorgiamo di un Grifone che vola sopra le nostre teste, purtroppo era troppo in alto per fare una foto decente con lo smartphone (almeno con il mio) e poi si è allontanato sempre di più fino a sparire. Dopo qualche minuto Andrea lo rivede, guardando meglio intorno vediamo che ce ne sono altri, uno ci passa di fianco, sarà volato un metro più in alto della nostra posizione, è così vicino che sentiamo il fruscio dell’aria mossa dalle sue ali, è uno spettacolo che ripaga ampiamente della fatica fatta per raggiungere quella cima, capirete se non abbiamo neanche minimamente pensato a fare una foto.

Completato il montaggio della HB9 sulla canna da pesca, sfruttando un trespolo di legno trovato in cima, Andrea si mette subito all’opera, con i primi collegamenti che non tardano ad arrivare. Tra una chiamata e l’altra improvvisa anche un piccolo rifugio per ripararsi dal sole.

Io nel frattempo, mi destreggio in una situazione quasi impossibile, reggendo l’antenna con una mano e il microfono con l’altra. Superati i 4 QSO per validare l’attivazione, mi metto a fare qualche foto e supportare l’attività di Andrea.

Alle 12:00 locali decidiamo di mangiare un panino e di smontare, ci aspettano almeno 2h30’ di cammino per tornare alla macchina. Decidiamo di lasciare la radio accesa mentre mangiamo, e infatti tra un boccone e l’altro Andrea mette a log un altro paio di QSO. Smontato il tutto ci avviamo verso il rifugio, dove recuperiamo il materiale che avevamo lasciato, un po’ d’acqua e ci incamminiamo verso la macchina. La strada è tutta in discesa, e le mie gambe non allenate cominciano a sentire la fatica e fare difficoltà, ma continuiamo a scendere con un buon passo, il sole è coperto da nuvole e almeno non fa caldo.

Giunti alla macchina finalmente ci liberiamo del peso degli zaini, ci concediamo cinque minuti con i piedi all’aria prima di cambiare scarpe e un piccolo ristoro. Nel frattempo le nuvole che prima coprivano il nostro percorso sono diventate nere e si sentono anche tuoni, e dopo alcuni minuti grossi goccioloni di pioggia raggiungono anche noi, fortunatamente siamo già in macchina.

Torniamo a casa, stanchi sicuramente, ma contenti della bellissima esperienza, e soddisfatti dei risultati ottenuti. Andrea ha messo a log 16 QSO di cui 3 S2S, io mi sono fermato a 6 QSO, anche io con 3 S2S, praticamente gli stessi, ma è bello vedere che il contest ha spinto anche altri ad andare in montagna non solo noi.

La classifica finale del Contest vede me (IU0PHY) in 9° e ultima posizione con 1425 punti, mentre Andrea (IZ0QYI) è arrivato in 6° posizione con 3845 punti, entrambi nella categoria 2, quella con potenza inferiore ai 3 W.

Foto dell’attivazione

Pronti a partire La strada è ancora lunga Breve pausa ristoro, la fatica si fa già sentire Finalmente giunti al rifugio Cartello presso il rifuggio domani ci aspettano gli ultimi 170 metri di disliello Bandiere al vento, il sole comincia a calare Finito di montare la tenda in cui passeremo la notte Si sale verso la cima - IU0PHY Si sale verso la cima - IZ0QYI Veniamo da laggiù Finalmente in cima Roberto IU0PHY in condizioni precarie mentre attiva la cima in VHF Andrea IZ0QYI durante l'attività in VHF A ulteriore conferma che siamo arrivati Si torna verso casa
SOTA Monte Costone

Video dell’attivazione

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